L'heavy duty di yates
 

Non mi piace "riesumare" le tabelle di allenamento dei campioni, in quanto 99,99 volte su 100 non sono altro che una raccolta di procedure inconcludenti (oltre che difficilmente attuabili per chi non si allena e basta…) per chi non possiede una super-genetica e/o usa grosse quantità di farmaci.

La filosofia di allenamento di Dorian Yates, ennesima evoluzione dell'heavy-duty, rappresenta sicuramente una insolita eccezione. Certo non si parla ancora di periodizzazione, ma tale metodo può essere da spunto per quanto riguarda la brevità, l'infrequenza e l'intensità degli allenamenti.

Verranno presentati adesso due protocolli di allenamento; uno relativo ad un Yates "prima maniera" e l'altro riguardante un Dorian un po' più "maturo".

Ciò che si potrà riscontrare è come, con l'andare avanti della propria carriera, Dorian Yates abbia via via ridotto il volume di lavoro (numero di serie) e rarefatto gli allenamenti (prima concludeva il microciclo in 5 giorni, mentre poi ne impiegava 7-8).

Le costanti, che si possono invece notare, sono un'alta intensità di lavoro l'esecuzione di serie di riscaldamento (a questo punto le definirei "di preparazione") prima di ogni esercizio.




 

 

 
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